venerdì 1 ottobre 2010

I fiori della vita





A volte mi interrogo sul fatto che oggi tutti vanno in palestra
si preoccupano di mantenere una dieta equilibrata ecc. ecc.

Non fraintendetemi non voglio affermare che questo sia male
non giudico la vita e i comportamenti degli altri. Tutto questo  
discorso è per dire che, credo ci sia qualcosa di  nascosto
dentro di noi.E chissà se l'obbiettivo di raggiungere un età
centenaria dipende esclusivamente da questi comportamenti

Mi stupisco ogni volta che vedo e sento di vite come quella di
  
 Quest'uomo non deve aver vissuto una vita facile e sosteneva di 
voler vivere fino a 116 anni come la nonna ,si è spento un pò prima
purtroppo all'età di 95 anni .Ha lavorato per molti anni in una fabbrica
di sigari, coltivando sempre la passione per la musica.

Ieri sera prima di addormentarmi ho letto una vecchia intervista di
Paolo Carù (noto giornalista del buscadero),che lo ha incontrato
" Appena sono entrato nel suo camerino mi ha offerto un sigaro e
del rum ,io stavo per svenire lui neanche una piega,E pensare che
quest'uomo ha 93 anni.).

Ho visto il film Buena vista social club quando è uscito nel 97,
se vi capita guardatelo ne vale la pena, è una storia vera molto
toccante di musicisti cubani che hanno visto il loro sogno realizzarsi
dopo molti molti anni quando ormai quasi tutti avevano superato gli 80
anni.

Ma la cosa più bella per me è questa ,nell' intervista di Paolo Carù
Compay segundo dice ; 

" Ifiori della vita arrivano a tutti, e ciascuno si
deve far trovare pronto per non perderli. I miei 
sono arrivati a 90 anni"

Namastè





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3 commenti:

alessandra ha detto...

..forse è la paura della morte ...

Bellissimo post !

MARCo ha detto...

Ciao Alessandra :-)
Il tuo commento mi fa venire in mente una citazione,non ricordo di chi è; " alla morte siamo rassegnati ,è alla vita che non riusciamo a rassegnarci".

Grazie

Namastè

Rosa Bruno ha detto...

Mah...bella domanda la tua :)
penso che molto spesso le persone seguano più che altro la "moda" del momento, spinte da un assurdo senso di inadeguatezza dato da una società che
incoraggia e sostiene l'apparire più che non l'essere, unito poi ad una paura folle di invecchiare. Non si spiegherebbero altrimenti gli affari d'oro sviluppati dalla chirurgia estetica.Detto questo, comunque, io credo che al di là di come ognuno di noi viva la propria esistenza, non ne determini la durata, vedi appunto l'esempio che tu fai citando Compay Segundo.
Tra l'altro trovo eccezionale e gustosissima la frase di Segundo, che evidenzi in chiusura di post.

Un abbraccio
Namastè