giovedì 7 ottobre 2010

Il pensiero positivo


Durante l'estate ho letto un ebook di Giancarlo Fornei dal titolo
penso positivo.Il libro è una forza e l'ho letto e riletto mi è 
piaciuto talmente tanto che ho pensato di promuoverlo con
adwords creando una pagina di vendita ,è provata ormai
la potenza che racchiude in sè il pensiero positivo.



Il Tuo inconscio non distingue tra realtà e fantasia; per il cervello
pensare e fare sono la stessa cosa. Durante i miei seminari faccio
sempre un gioco: chiedo a tutti i partecipanti di chiudere gli occhi
e di seguire attentamente la mia voce. Solo la mia voce. Poi li
guido sino a immaginare una piccola e sperduta isola delle
Bahamas. Mentre vado avanti nel racconto, divento sempre più
preciso e descrivo loro l’isola nei minimi particolari.

Racconto loro:
«…e mentre cammini sulla sabbia fine fine, di color bianco
avorio, cominci a scorgere in lontananza e sulla tua destra un
gruppo di palme.
La sabbia si impasta con l’acqua del mare, che dolcemente si
infrange sulla battigia e il sole, a mezz’aria sulla tua sinistra,
comincia a scottare sulla pelle, sempre di più, al punto che
cominci a sudare, sudare.

E più cammini sulla sabbia bagnata dal mare, più ti avvicini al
gruppo di palme…
E più ti avvicini, più ti rendi conto che il palmeto è composto da
tre palme leggermente curve sulla spiaggia, rivolte con la loro
chioma verde verso il mare, da cui spuntano dei grossi frutti che
sembrano noci, delle grosse noci di cocco…
Anzi, adesso che le vedi meglio sono proprio delle splendide e
grosse noci di cocco color marrone. Si, sono proprio delle noci di
cocco…



E il gruppo delle palme è quasi a riva e viene bagnato dalla
risacca dell’acqua, che s’infrange sulla battigia e provoca dei
dolci e ripetuti rumori…
Riesci a sentire la risacca? Ascolta il rumore delle onde che si
infrangono sulla riva…
Ascolta il rumore dei gabbiani che volano bassi sul mare in cerca
di cibo».

Cosa Ti è successo? Scommetto che mentre andavi avanti nella
lettura a un certo punto hai cominciato a sentire umidità o freddo
ai piedi, il caldo del sole sulla Tua pelle, oppure hai immaginato e
visto l’isola con il suo palmeto, o ancora ascoltato il rumore delle
onde sulla battigia. E sai perché? Perché il cervello non
distingue tra realtà e fantasia! Ti è bastato solo leggere per
attivare quella serie di processi, anche fisiologici, che si
sarebbero attivati se ti fossi trovato veramente su quell’isola delle
Bahamas.

Adesso voglio darti una notizia stupefacente: ho rifatto questo
gioco proprio in questi giorni che sto ultimando l’ebook, in un
corso sulla comunicazione in Versilia, rivolto a potenziali giovani
cuochi. Avevo 21 persone in aula, di età compresa tra i diciotto e
i quarantatré anni; ben 19 di loro, alla fine del gioco, hanno
affermato di aver provato delle sensazioni fisiche (dette anche
cinestesiche), ossia di aver sentito la sabbia bagnata sotto i piedi,
il freddo dell’acqua o il calore del sole sulla spalla sinistra.

Oppure di aver immaginato e visto l’isola, il palmeto o le noci di
cocco, e anche, in casi più rari, di aver sentito il rumore del mare
che si infrangeva sulla battigia della spiaggia.
Ma la notizia nella notizia è che queste persone hanno costruito
i suoni, le immagini e le sensazioni, esattamente come io le
avevo raccontate e descritte. Gli elementi sono stati percepiti
nelle stesse identiche posizioni: il sole a sinistra, il palmeto a
destra ecc. In due di loro l’esperienza è risultata capovolta: la
spiaggia e il palmeto a sinistra, il sole a destra.

Facendoli parlare, raccontare le loro emozioni davanti alla classe,
ho scoperto che quest’estate avevano veramente fatto le vacanze
su di un’isola, e la spiaggia che avevano visitato era girata al
contrario rispetto a come l’avevo descritta io. Ti rendi conto?
loro esperienza si è mescolata alla fantasia. Il loro cervello ha
creato dei collegamenti, senza fare alcuna distinzione.

Tutte queste persone hanno percepito i pensieri come reali,
senza distinguere tra realtà e fantasia; esattamente come fanno
anche il mio e il Tuo cervello.Proprio per questo motivo, se
pensi di non riuscire a fare qualcosa di buono nel corso della Tua
vita, sarà molto difficile che riuscirai a fare il contrario, mentre se
immagini di poterlo fare, se Ti visualizzi il più concretamente
possibile nell’atto di riuscirci, le possibilità di reale riuscita
aumenteranno in modo vertiginoso.

San Francesco D’Assisi diceva:
«Fratello, sorella, fai attenzione a come pensi e a come
parli perché potrebbe trasformarsi nella profezia
della tua vita».

Sono parole importanti, parole che mi hanno fatto riflettere a
lungo. Grazie a queste parole mi sono reso sempre più conto che
potevo costruire la mia vita così come la immaginavo.

Estratto dal primo capitolo omaggio " Penso positivo"

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Namastè

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