lunedì 5 ottobre 2009

Va tutto male!

(La lettura dei giornali costituisce un vero
problema. Essi non danno la verità ,non ci
si perde nulla non leggendoli) M.K. Gandhi

Premessa : voglio ringraziare Andrea del sito abundantia
da cui ho preso spunto per questo post,mi sembrava doveroso
segnalarlo e soprattutto credo che sia importante mettere in evidenza,
in un momento di negatività come quella che stiamo attraversando,che
leggere e assorbire in continuazione notizie negative forse non da
un quadro completo della situazione. Poi è chiaro che tutto può
essere discutibile e opinabile,ma chi a la tendenza a vedere nero
vedrà solo nero ,chi vede solo bianco …..


Riporto una parte di quello che troverete nel suo sito che è
un estratto dal libro di Jacopo Fo e Michele Dotti 
                                     
                                              Non è vero che tutto va male


Diminuiscono le guerre - Dalla fine della Guerra Fredda a oggi i conflitti armati nel mondo sono diminuiti del 41%: è questo uno dei sorprendenti risultati dello Human Security Report, una ricerca durata ben cinque anni, svolta dall'Università di Vancouver, in Canada, che sfata il "falso mito" dell'aumento delle violenze su scala globale negli ultimi anni. Secondo la ricerca, intitolata Guerra e pace nel XXI secolo, a partire dal 1992 si registra in tutto il mondo una drastica riduzione dei conflitti, dei genocidi e delle violazioni dei diritti umani. Già all'inizio del 2005, uno studio dell'Università del Maryland aveva segnalato il recente declino del numero delle guerre, al contrario della percezione diffusa. Ma i risultati dell' Human Security Report, la prima e più completa ricognizione sulle guerre combattute dal 1946 a oggi, vanno oltre e ci svelano un gigantesco crollo del numero di guerre internazionali e delle guerre civili e, di conseguenza, anche dei genocidi e delle vittime in generale.
Tra il 1981 e il 2001, le crisi internazionali sono crollate di oltre il 70%. Il numero delle vittime di genocidio e di pulizie etniche è crollato dell'80%, malgrado i massacri che hanno insanguinato Bosnia e Ruanda verso la metà degli anni Novanta. La media dei caduti in un singolo conflitto bellico è diminuita enormemente, dai 37.000 del 1950 ai 600 morti del 2002. Il traffico internazionale di armi, tra il 1990 e il 2003, è sceso del 33%. (Questo non significa, purtroppo, che sia diminuita in parallelo anche la spesa mondiale per gli armamenti, che è anzi aumentata: dagli 800 miliardi di dollari del 1998 ai 1200 di oggi.)


"Inoltre, a partire dagli anni Novanta è emersa, grazie alla spinta delle opinioni pubbliche occidentali, l'idea da parte di molti Stati membri dell'ONU di un ‘diritto di ingerenza' umanitario nei conflitti locali per evitare le violenze contro i civili. Questo ha portato a un allargamento del fronte di impegno dell'ONU, cui ha corrisposto una diminuzione del 40% delle guerre civili nel mondo a partire dalla metà degli anni Novanta ad oggi. E, negli ultimi quindici anni, sono stati risolti mediante negoziato più conflitti interni che nei due secoli passati" (da Italia-ONU: 50 anni, dossier a cura del Servizio Stampa e Informazione del Ministero degli Affari Esteri, Ed. Voices, Milano, febbraio 2006).







Siamo di fronte a un libro planetario e, con sorpresa, constatiamo che "diminuisce la povertà; cala l'analfabetismo; si riduce il lavoro minorile; diminuisce la fame; diminuiscono le guerre; si allargano le foreste; l'aria è sempre più pulita...".

Riconoscere che il mondo non è messo bene, come lo documentano i rapporti delle Nazioni Unite, è ben diverso dal dire che sta peggiorando, come si sente ripetere ogni giorno da chi vuole gettarci nel pessimismo e nel disimpegno.
In molti settori il mondo sta migliorando! Come e perché, ce lo dimostrano gli Autori, con un'analisi attenta e ben documentata, capace di ravvivare la fiducia nel cammino e di invitarci - con un pizzico di ironia - a scoprire come possiamo, insieme, migliorarlo ancora di più.

"Fa più rumore un albero che cade... ma noi abbiamo scelto di raccontarvi la foresta che cresce!"


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