" Rubata" dal sito Visione alchemica
L’Amore? di G.I.Gurdjieff
Un ragazzino provò un immenso
dispiacere nel
trovare la sua tartaruga a pancia all’aria, immobile
e
senza vita accanto allo stagno.
Suo padre fece del suo meglio per consolarlo:
«Non piangere, figliolo. Prepareremo
un bel funerale
per la signora Tartaruga; le costruiremo una piccola
bara tutta foderata di seta e chiederemo al becchino
di porre sulla
tomba una lapide con inciso il nome
della signora Tartaruga. Poi le
porteremo ogni giorno
dei fiori freschi e porremo tutt’intorno un
piccolo steccato».
Il bambino si asciugò gli occhi e si dichiaro entusiasta
dell’idea.
Quando tutto fu pronto, il padre, la
madre, la cameriera
e il bambino in testa partirono in corteo marciando
con
aria solenne verso la stagno dov’era la morta.
Ma questa era scomparsa.
All’improvviso scorsero la signora Tartaruga che
emergeva dal fonda del laghetto, nuotando allegramente.
Il piccolo fisso la sua amica in preda a profonda delusione ed
esclamò: «Uccidiamola».
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