Da tutto ciò scaturisce una sola, sacrosanta verità: nel disagio,
nella situazione che ci appare tanto sgradevole c’è la crescita,
perché ciascuno di noi è migliorato soprattutto in quei
momenti. Non c’è alcun miglioramento quando le cose vanno
bene. Sono i momenti difficili che forgiano il carattere, che ci
fanno crescere, ci fanno tirar fuori quelle capacità, quelle
risorse, che non avremmo mai tirato fuori in altre situazioni.
Allora, in definitiva, se vogliamo davvero migliorare,
dovremmo cominciare ad amare, il disagio, l’insicurezza, i
mille problemi che ci angustiano.
Domanda: vuoi essere uno che risolve i propri problemi o uno che
se li crea?
Se, come credo, appartieni alla prima categoria, ti suggerisco
dieci modi diretti per risolvere i tuoi problemi, così come li hanno
indicati a me i miei maestri:
1. Il primo consiglio già lo conosci: smetti di usare il termine
“problema”. Sostituiscilo con “situazione da risolvere” o “sfida
da affrontare”, la soluzione ti apparirà più vicina.
2. Non temere di uscire dalla tua “zona protetta”. Le sfide
servono proprio a questo: a farti progredire.
3. Impara a porti le domande giuste. Questo è un capitolo
importantissimo per lo sviluppo delle risorse personali (ci
torneremo sopra). Spesso i problemi nascono dagli aspetti
negativi della nostra vita sui quali ci focalizziamo. Il focus
mentale è ciò su cui ci concentriamo. È importante perché su ciò
che ci focalizziamo rappresenta la nostra realtà. Le domande
giuste cambiano il focus e quindi lo stato d’animo.
4. Impara a mutare a comando la tua fisiologia. Mente e corpo,
lo sappiamo bene, sono strettamente connesse. Se siamo depressi,
il nostro corpo assume naturalmente una postura da abbattimento:
testa bassa, spalle flesse, atteggiamento di ripiegamento in noi
stessi. Basta rialzare la testa, guardare in alto, raddrizzare spalle e
schiena perché muti il nostro stesso stato fisiologico. PROVARE
PER CREDERE.
5. Sii onesto con te stesso, non fare finta che il problema non
esista. Ti ho parlato di Norman Vincent Peal, il creatore del
pensiero positivo. Ebbene, indubbiamente il pensiero positivo è
una bella cosa, ma ciò non deve impedirti di essere obiettivo nei
confronti della realtà. Se la vernice della tua auto presenta una
macchia di ruggine, non devi far finta che non esista, perché,
presto o tardi, se non reagisci nel modo dovuto, la carrozzeria
della tua bella auto diventerà un ammasso di ruggine.
6. Distruggi il problema. Quando hai un problema, uno dei
modi per risolverlo è ciò che gli americani chiamano “brain
storming”. Con questa tecnica entriamo in contatto con la nostra
componente più creativa, l’emisfero destro del nostro cervello. In
questo modo, diamo libero sfogo ai nostri pensieri, senza
razionalizzarli, alla ricerca di tutte le soluzioni, anche le più
paradossali, compresa quella di eliminare il problema impiegando
un bazooka. Prendi appunti ed elenca ogni soluzione su un foglio.
Vedrai che poi, eliminandone razionalmente una dopo l’altra, ti
ritroverai tra le mani quelle due o tre soluzioni che ti aiuteranno a
spazzare via il problema.
7. Anticipa il problema: aspettati il meglio ma pianifica il
peggio. Qualsiasi cosa hai in mente di fare, non buttarti mai a
capofitto: focalizzati sulla buona riuscita, ma fai in modo di non
rimanere in braghe di tela se l’operazione dovesse avere un
risultato negativo. Goethe aveva ragione nel consigliare un
ottimismo della volontà a braccetto di un pessimismo razionale.
8. Sviluppa la certezza che puoi affrontare qualunque tipo di
problema. Nulla è impossibile, dove c’è un problema c’è anche la
sua soluzione. Non fare l’errore che commettevo in gioventù
quando mi allenavo sui 110 a ostacoli e non ottenevo mai gran
tempi soltanto perché la mia preoccupazione erano gli ostacoli e
non guardavo il traguardo. Se hai una difficoltà, devi concentrarti
sulla soluzione, non sul problema.
9. Migliora la qualità dei tuoi problemi. Avere il problema di
pagare la rata di mutuo di casa è molto meglio che avere difficoltà
nel pagare la mensilità dell’affitto. Al di là della battuta una
soluzione c’è sempre, in un caso come nell’altro.
10. Sii fiero dei problemi che hai risolto in passato. Se ti guardi
alle spalle, vedrai quanti sono i problemi che hai superato nella
tua vita. Devi esserne orgoglioso e coltivare dentro di te la
certezza che non esiste problema tale da non essere risolto da te.
Concludo con Norman Vincent Peale. “Se non hai nessun
problema” avverte, “sei in grave pericolo, stai per morire e non
lo sai! Se credi di non avere problemi, ti suggerisco di andartene
immediatamente da dove ti trovi, correre a casa il più
rapidamente ma prudentemente possibile e andare dritto in
camera da letto sbattendo la porta dietro di te. Poi inginocchiati
e prega: cosa succede, Signore? Non ti fidi più di me? Dammi
qualche problema!”
Tratto da " Dalla PNL alla quantistica"
Puoi scaricare l'intero 1° capitolo gratis
Namastè
2 commenti:
Vero! Tanti tuoi consigli funzionano...!!!Delle volte mi sveglio e "voglio essere ottimista" e mi sento meglio, altre al contrario...! Spalle dritte, testa su...!!!
Post interessante.
Ciao.
Giuliana.
Grazie Giuliana per il tuo intervento .capisco benissimo,credo capiti un pò a tutti quello che capita a te.
Sai !? in giro per la rete si trova tanta spazzatura ,ma anche tanto matriale interessante che può aiutarci in quei momenti no,questa lettura è fantastica....o per meglio dire reale,in quanto possiamo davvero trasformare i nostri sogni in realtà.
Namastè
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